Abituati a controllare, programmare e organizzare sempre tutto, alle volte ci dimentichiamo di quanto siamo impotenti di fronte alla natura e al meteo! Il periodo di freddo e gelo intenso che sta attraversando l’Italia, soprattutto nelle regioni meridionali, hanno purtroppo effetti anche sul listino prezzi della verdura. L’ondata di freddo e di neve più intensa del normale è ormai la caratteristica distintiva di questo inverno e riduce la produzioni di ortaggi, provocando ingenti perdite sia nei campi all’aperto che nelle serre del centro e sud Italia. Anomalia metereologica che ha capovolto la nostra penisola, con un inverno assai rigido e piovoso al Sud e siccità e temperature più alte della media al Nord. Situazione che si riflette sul ‘carrello della spesa’ non solo degli italiani, ma di tutto il bacino europeo dove l’Italia esporta i suoi prodotti freschi. Prezzi dunque alle stelle sia per l’acquisto al dettaglio che nei mercati all’ingrosso sia italiani che europei, come emerge dal monitoraggio della stessa Coldiretti. Forti criticità sulle coltivazioni di cavoli broccoli, cicorie, zucchine, melanzane, finocchi e insalate in foglia. “Nelle campagne del sud – dichiara la Coldiretti – le temperature sotto lo zero hanno danneggiato le coltivazioni invernali come carciofi, finocchi, sedano, prezzemolo, cavoli, verze, cicorie e broccoli, ma lo sbalzo termico improvviso ha inevitabilmente un impatto anche sull’aumento dei costi di riscaldamento delle produzioni in serra“.
Purtroppo questi eventi atmosferici ‘eccezionali, sono diventati ‘abituali’ e si manifestano con lo stravolgimento delle tradizionali differenze climatiche tra Nord e Sud, un’eccezionale frequenza di sbalzi termici, stagioni alterate spesso con piogge intense o del tutto inesistenti, che non riguardano solo la nostra Penisola ma l’intero bacino del Mediterraneo, dalla Turchia, alla Tunisia alla Spagna, determinando in maniera grave la produttività agricola di queste zone.
E se non possiamo decidere noi il meteo, possiamo però continuare ad acquistare i prodotti nazionali, che pur avendo qualche difetto estetico conservano le medesime proprietà organolettiche e nutrizionale, fiduciosi nell’arrivo di un clima migliore per le prossime settimane!